Quaranta minuti - Forty minutes

Quaranta minuti

Quaranta minuti. Sono tanti. Non sono più i pochi minuti di quella gara di atletica, ma sono ben quaranta.

Se un minuto può cambiarti la vita, figuriamoci quaranta. 

E quei quaranta minuti stanno per arrivare, sono qui, vicino a me. Li posso quasi udire, assaporare, quasi toccare.

E loro toccheranno me. "Rossi Gaia Elisa è attesa in aula." direi che hanno incominciato a toccarmi.

Entrai in classe. La mia classe. La classe dove avrei tenuto il mio esame orale di terza media.

***

Alcuni dicono che l'importante sia iniziare a parlare, e che dopo le parole vengono da sole; dopo, tutto ciò che si aveva studiato viene alla luce, perché è "l'esame più facile della nostra vita".

Altri dicono che non sia così facile, a volte semplicemente per non aver studiato abbastanza, altre volte per eventuali imprevisti durante l'esame (PowerPoint - con eventuali appunti per avere un'esposizione più veloce - non funzionante oppure semplicemente emozioni non gestite nella maniera corretta).

Infine ci sono io, che sono un incrocio tra queste due affermazioni. Almeno questo è quello che penso ora, a mente fresca, dopo aver fatto quell'esame, dopo aver fatto una delle mie figuracce, dopo essere quasi svenuta, dopo aver scoperto un nuovo potere. 

Forty minutes 

Forty minutes. They are a lot. They aren't the few minutes of that athletic competition, but they are forty. 

If a minute could change your life, just think forty. 

Those forty minutes are coming, they are here, next to me. I can almost hear, taste them, almost touch them.

They will touch me. "Rossi Gaia Elisa has to come in the room." well, they have just started to touch me.

I went in the room. My class. The class where I had to do the speaking exam of the third year of middle school.

***

Someone say that the thing to do is to start speaking, and then words will come alone; after, everything that you've studied come to light, because it is "the most simple exam of our life". 

The other say that it's not so easy, sometimes just because they didn't studied enough, other times because of an unforeseen during the exam (PowerPoint - with eventual notes to have a better exposition - that doesn't work rightly or feelings that you can't control). 

And then there is me, an intersection between these affirmations. Well, that's what I think after the exam, after having done a bad impression, after being almost fainted, after having discovered to have another power.