Un misto di rabbia e paura
"Luca,
scollati da questa tua... ehm... conoscente" la sua ragazza Rebecca nel
dirlo mi squadra dalla testa ai piedi come se fossi una nullità. Ripensandoci
forse è vero. Lei è sempre perfetta: outfit e trucco impeccabile e capelli
freschi di parrucchiere ogni singolo giorno. Io so a malapena se oggi ho
indossato le scarpe da ginnastica o le all star. Lo trascina su per le scale di
corsa, e lui la segue come un barboncino seguirebbe la sua padroncina: gli
occhi fissi su di lei.
Rebecca non fa
altro che irritarmi. Io vorrei passare un po' di tempo con lui, ma tutte le
volte che ci provo lei si mette in mezzo rovinando tutto. L'immagine di lei che
lo porta via da me continua a perseguitarmi durante le prime due ore di
lezione. Cerco di stare attenta ma nulla, e il fatto che Luca sia il mio
compagno di banco sicuramente non mi aiuta. Il punto è che non so neanche io
cosa voglio, se provare a rischiare o no.
"Gaia, in
questo periodo hai problemi ben più grandi di un ragazzo, ma comunque lui non
va bene per te"
"Nonna"
rispondo, questa volta nella mente, "io vorrei non soltanto dover pensare
ai miei poteri, ma mi piacerebbe vivere una vita come una qualunque ragazza
della mia età. Voglio provare nuove esperienze, innamorarmi e commettere degli
errori per poi imparare da questi ultimi, non voglio prendermi delle
responsabilità così grandi già adesso, non voglio dover crescere e maturare
così in fretta"
"Rossi,
le dispiacerebbe degnarmi della sua attenzione?" è la professoressa che,
con i suoi modi ottocenteschi, distoglie la mia attenzione dalla mia
conversazione con nonna. La campanella dell’intervallo mi salva, anche se la
professoressa mi lancia uno sguardo fulmineo che ha la potenza di un quarto
d'ora di predica. Cerco di non farci caso, e mi catapulto in bagno.
Mi chiudo a
chiave e lascio scivolare la mia schiena lungo la parete di quel buco di
stanza. Mi metto le mani nei capelli e le sposto poi sulle guance, ad asciugare
le lacrime. È solo nervosismo, ne sono certa. È solo un misto di rabbia e
paura.
A mix of angriness and fear
"Luca, go
away from this... well... sort of girl" his girlfriend Rebecca, saying
this, look at me from my head to my feet like I were a nullity. Maybe that's
true. She's always pretty: perfect outfit and hair every single day. I barely
know if I'm wearing trainers or all star. She take him upstairs running, and he
follows her like a little dog, his eyes staring at her.
Rebecca is
continuing irritating me. I'd like to spend so e time with him, but every time
I try she ruin everything. The image of her dragging him away from me is in my
mind for the first two hours of lesson. I try to pay attention to the teacher
but I can't, and the fact that Luca is the class mate near my desk doesn't
help. The fact is that I don't know what I want, if I want to try or not with
him.
"Gaia, in
this period you have bigger problems than a boy, and anyway he's not the person
for you"
"Granny"
I reply, this time in my mind, "I'd like not to think just about my
powers, but I'd like to live a life like a simple girl of my age. I want to try
new experiences, I want to fell in love with someone, I want to make mistakes
to learn from them, I don't want to have so big responsibility already now, I
don't want to grow up and to become mature so fast"
"Rossi,
could you pay attention to me?" this is the teacher's voice who, with her
nineteenth behaviour, interrupts my conversation with granny. Ring of the break
time save me, even if the teacher looks at me as she wants to kill me. I try to
don't notice it, and I run to the toilet.
I lock me and
I let my back slide on the wall of that too little room. I put my hands in my
hair and then I move them on my cheeks, to dry my tears. I'm only nervous, I'm
sure of it. It's a mix of angriness and fear.
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