Un nuovo capitoloOrmai un anno scolastico è passato, ed è stato carico di mille emozioni: ho iniziato il liceo, ho nuovi amici, ho partecipato a molti spettacoli di danza con la mia compagnia. Il primo anno di liceo è ormai un capitolo chiuso e io e il mio amico Luca abbiamo fatto pace. Adesso è tempo di estate, di amici e di allenamenti. So che pensi, come anche io prima di te, che tutto stia andando per il meglio, ma non è così.La mia vita da liceale sta andando benone, ma non posso dire la stessa cosa per l'altra mia vita, la mia vera vita. La vita nella quale vivo le esperienze particolari della mia famiglia. In quella vita dove tutto non è quello che sembra.Prima la situazione non era così: i poteri si manifestavano uno dopo l'altro e io riuscivo, con l'aiuto dei miei genitori e di mia nonna, a controllarli.Adesso invece tutto è cambiato.È stata tutta colpa mia, non mi esercitavo abbastanza. Nonna dice che non è così, che c'è qualcosa di molto più grande dietro a tutto ciò. Comunque sia, il problema resta sempre lo stesso. La situazione è critica e nessuno sa come sbloccarla. Mamma sta andando dal Consiglio degli Anziani a vedere se qualcuno può fare qualcosa per aiutarmi. Per aiutarmi ad affrontare quello che mi è accaduto nelle ultime tre settimane.Ho perso i miei poteri.Ho perso tutto quello ciò che mi distingueva dagli altri.A new chapterA school year has just passed, and it was full of thousands of emotions: I started high school, I have new friends, I attended lots of shows with my dance group. The first year of high school is a close chapter and my friend Luca and I aren't arguing anymore. Now it's time for summer, to spend time with my friends and to do some trainings. I know you think, as I did before you, that everything is going better, but that's not so.My high school life is going better, but I can't say the same thing for my other life, my real life. Life in which I live my family particular experiences. That life where everything isn't as it seems.The situation wasn't like this one before: my powers used to manifest themselves day by day and I could, with my parents and my grandma's help, control them.Now everything has been changed.It was my fault, I didn't train enough. Grandma says I'm wrong because behind this problem there's so much more than a low training. Anyway, the problem is always the same. The situation is critic and nobody knows how to unlock it. Mum is going to the Old People Council to ask them if they can help me. I need an help to face what happened me in the last three weeks.I've lost my magical powers.I've lost everything that used to identify me from other people.
mercoledì 20 luglio 2016
Un nuovo capitolo - A new chapter
domenica 10 aprile 2016
Una decisione su due piedi - A decision on the spot
Una decisione su due piedi
Provo solo
rabbia e paura. Rabbia perché vorrei essere semplicemente come tutti gli altri,
e paura perché, malgrado ciò, non so se sono abbastanza portata per essere
quella che sono. Perché è dovuto accadere a me? Cosa ho io che gli altri non
hanno? Ignoro la voce di nonna che inizia a rimbombarmi nella testa. Immagino
che comunque mi stia dicendo: "Tu sei speciale piccola mia, e sai di
esserlo. Dimentica la tua vita da adolescente normale e immergiti nel nuovo
mondo che da qualche mese ha incominciato ad avvolgerti". Forse è proprio
così che dovrebbe essere. Comunque sia, ora basta piangere. Non posso
continuare a sprecare il mio tempo così.
Uso la mia
vista a raggi X per vedere se oltre la porta del bagno c'è qualcuno, non voglio
che nessuno mi veda in queste condizioni. Via libera. Mi asciugo le lacrime e
mi sistemo i capelli allo specchio. Sistemo... È una parola. Cavolo, è
possibile avere almeno una volta nella vita i capelli più o meno accettabili
anche fuori casa? Comunque sia... Esco dal bagno perché tanto se continuo a
scervellarmi davanti allo specchio divento matta.
Un ultima
asciugata alle lacrime e... mi scontro di nuovo contro Luca. Questi nostri
incontri mi faranno finire all'ospedale prima o poi.
"Ah,
cercavo proprio te" dice lui entusiasta. "Cosa vuoi? Vai dalla tua
cara Rebecca"
"È
proprio di lei che ti devo parlare. Non va bene tra noi, ho bisogno di sfogarmi
con qualcuno"
"Cosa
vuoi che me ne importi? Tutte le volte lei rovina sempre tutto!"
"Tutto
cosa? Senti Gaia, i tuoi comportamenti ambigui mi hanno stufato. Io pensavo che
fossi pronta ad ascoltarmi, come io ascolto sempre te"
"Tu che
ne sai di me? Senti, lasciami stare va" detto ciò, mi incammino verso la
classe, pur sapendo che nel giro di cinque minuti lo incontrerò di nuovo.
"So che sei mia amica". Queste ultime parole pronunciate da lui hanno
uno strano suono, la sua voce sembra avere un timbro diverso. Me ne resto lì,
su due piedi. Non so se voltarmi e parlare o tornare in classe di corsa. A
volte certe scelte devono essere prese velocemente.
Così ho agito.
A decision on the spot
I can just
feel angriness and fear. Angriness because I'd like to be as all the others,
and fear because, although, I don't know if I'm good at what I am. Why did this
happened to me? What do I have that the others don't have? I don't listen to
granny's voice which starts to enter in my mind. I suppose she's saying:
"You are special dear, and you know it. Forget your teenage life and go into
the new world which from a few months started to surround you". Maybe it
should be like that.
Anyway, stop
crying! I can't continue wasting my time.
I use the the
X-ray view to see if over the door of the bathroom there's somebody, I don't
want anybody to see me in this conditions. Free way. I dry my tears and I fix
my hair in front of the mirror. Fix... A sort of. Is it possible once in a life
having acceptable hair when you're out home too.
Anyway... I go
out the bathroom because if I'll continue staying here I would become bad.
Last dry to
tears and... I hurt again against Luca. Our meetings will take me to the
hospital before or after.
"I was
looking for you" he says enthusiastic. "What do you want? Go to you
dear Rebecca"
"I'd like
to talk you about her. Our relationship isn't working, I need to talk to
somebody"
"What I'm
supposed to care about it? Every time she ruin everything!"
"What do
you mean with everything? Gaia, your bipolar behaviors are tiring me. I thought
you were ready to listen to me, as I always listen to you"
"What do
you know about me? Leave me alone man" an after saying this, I walk to the
class, although I perfectly know that in five minutes I'll meet him again.
"I know
you're my friend". These last words said by him have a strange sond, his
voice seems different.
I remain here,
on the spot.
I don't know
if I've to turn and talk of come back to the class. Certain choices sometimes
have to be taken quickly.
So I act.
mercoledì 9 marzo 2016
Un misto di rabbia e paura - A mix of angriness and fear
Un misto di rabbia e paura
"Luca,
scollati da questa tua... ehm... conoscente" la sua ragazza Rebecca nel
dirlo mi squadra dalla testa ai piedi come se fossi una nullità. Ripensandoci
forse è vero. Lei è sempre perfetta: outfit e trucco impeccabile e capelli
freschi di parrucchiere ogni singolo giorno. Io so a malapena se oggi ho
indossato le scarpe da ginnastica o le all star. Lo trascina su per le scale di
corsa, e lui la segue come un barboncino seguirebbe la sua padroncina: gli
occhi fissi su di lei.
Rebecca non fa
altro che irritarmi. Io vorrei passare un po' di tempo con lui, ma tutte le
volte che ci provo lei si mette in mezzo rovinando tutto. L'immagine di lei che
lo porta via da me continua a perseguitarmi durante le prime due ore di
lezione. Cerco di stare attenta ma nulla, e il fatto che Luca sia il mio
compagno di banco sicuramente non mi aiuta. Il punto è che non so neanche io
cosa voglio, se provare a rischiare o no.
"Gaia, in
questo periodo hai problemi ben più grandi di un ragazzo, ma comunque lui non
va bene per te"
"Nonna"
rispondo, questa volta nella mente, "io vorrei non soltanto dover pensare
ai miei poteri, ma mi piacerebbe vivere una vita come una qualunque ragazza
della mia età. Voglio provare nuove esperienze, innamorarmi e commettere degli
errori per poi imparare da questi ultimi, non voglio prendermi delle
responsabilità così grandi già adesso, non voglio dover crescere e maturare
così in fretta"
"Rossi,
le dispiacerebbe degnarmi della sua attenzione?" è la professoressa che,
con i suoi modi ottocenteschi, distoglie la mia attenzione dalla mia
conversazione con nonna. La campanella dell’intervallo mi salva, anche se la
professoressa mi lancia uno sguardo fulmineo che ha la potenza di un quarto
d'ora di predica. Cerco di non farci caso, e mi catapulto in bagno.
Mi chiudo a
chiave e lascio scivolare la mia schiena lungo la parete di quel buco di
stanza. Mi metto le mani nei capelli e le sposto poi sulle guance, ad asciugare
le lacrime. È solo nervosismo, ne sono certa. È solo un misto di rabbia e
paura.
A mix of angriness and fear
"Luca, go
away from this... well... sort of girl" his girlfriend Rebecca, saying
this, look at me from my head to my feet like I were a nullity. Maybe that's
true. She's always pretty: perfect outfit and hair every single day. I barely
know if I'm wearing trainers or all star. She take him upstairs running, and he
follows her like a little dog, his eyes staring at her.
Rebecca is
continuing irritating me. I'd like to spend so e time with him, but every time
I try she ruin everything. The image of her dragging him away from me is in my
mind for the first two hours of lesson. I try to pay attention to the teacher
but I can't, and the fact that Luca is the class mate near my desk doesn't
help. The fact is that I don't know what I want, if I want to try or not with
him.
"Gaia, in
this period you have bigger problems than a boy, and anyway he's not the person
for you"
"Granny"
I reply, this time in my mind, "I'd like not to think just about my
powers, but I'd like to live a life like a simple girl of my age. I want to try
new experiences, I want to fell in love with someone, I want to make mistakes
to learn from them, I don't want to have so big responsibility already now, I
don't want to grow up and to become mature so fast"
"Rossi,
could you pay attention to me?" this is the teacher's voice who, with her
nineteenth behaviour, interrupts my conversation with granny. Ring of the break
time save me, even if the teacher looks at me as she wants to kill me. I try to
don't notice it, and I run to the toilet.
I lock me and
I let my back slide on the wall of that too little room. I put my hands in my
hair and then I move them on my cheeks, to dry my tears. I'm only nervous, I'm
sure of it. It's a mix of angriness and fear.
martedì 1 marzo 2016
Voglio scassinare quella serratura - I want to pick that lock
Voglio scassinare quella serratura
"E tu
dove credi di andare?"
"Luca!
Che ci fai qui? Cioè... È logico, stai andando a scuola. Okay, direi che sto
parlando a vanvera"
"Infatti,
è meglio che tu stia zitta e lasci parlare me. Intanto andiamo, mancano cinque
minuti prima dell'inizio delle lezioni".
Inizia a
raccontarmi dei suoi piccoli successi degli ultimi giorni: la partita di basket
vinta nel weekend, la sua preparazione per l'interrogazione di greco che avrà
la settimana prossima, ora mi sembra che mi stia parlando della sorellina
minore che ieri ha compiuto gli anni e della festa a sorpresa che lui le ha
preparato, ma sinceramente non sono più concentrata su quello che sta dicendo.
Mi perdo tra le sue parole alla stessa velocità con cui il mio cervello
seleziona il tasto off iniziata l'ora di matematica: in un battito di ciglia. A
proposito, le sue ciglia sono lunghe e folte, e coronano degli occhi verdi come
gli smeraldi della città del Mago di Oz. I capelli corvini li mettono ancora
più in risalto, e io cerco di scassinare quella serratura per poter leggere i
suoi occhi, per sapere cosa si nasconde nella sua anima. Vorrei infatti
conoscere più cose di lui, vorrei che mi raccontasse il suo passato e i suoi
progetti futuri, ma lui non vuole che io apra quella serratura.
"Forse
sapere cosa c'è oltre quella porta potrebbe ferirti" è nonna che sussurra
al mio orecchio sinistro quando non dovrebbe.
"Nonna,
non rompere. Continui ad annoiarmi con i tuoi discorsi filosofici"
"Cosa?
Pensavo ti facesse piacere saperne di più su di me".
Ops, devo aver
risposto a nonna ad alta voce e Luca mi deve aver sentita. La sua espressione
sconcertata non fa che confermare la mia teoria.
"Io
veramente..." però non riesco a trovare le parole per giustificarmi, per
spiegargli tutto seppur non raccontandogli niente.
I want to pick that lock
"Where do
you think you are going?"
"Luca!
What are you doing here? Well... It's logic, you are going to school. Okay, I'm
pratteling"
"Yes,
it's better if you shut up and let me talk. But now let's go, it last just five
minutes before the beginning of lessons".
He starts to
tell me his little successes of last days: the basket match which he won in the
weekend, his preparation to the oral Greek test that he's having next week, now
I think he's talking about his little sister who had a party for his birthday
yesterday, but sincerely I'm not concentrate on what he's saying. I lose my
mind in his words at the same velocity than my brain selects the taste off when
math lesson starts: in a blink of an eye. Talking about it, his eyelashes are
long and thick, and surround a pair of green eyes like emerald of Widzard Oz's
city. His raven-black hair put light them, and I try to pick that lock to read
his eyes, to understand what there's in his soul. In fact I'd like to know more
things of him, I'd like him to tell me his past and his future projects, but he
didn't want me to open that lock.
"Maybe
know what there's over that door would only wound you" grandma is
whispering in my left ear when she didn't have to.
"Grandma,
don't annoy me. You are continuing make me bored with your philosophic
discourses"
"What? I
thought you were happy to know more about me".
Ops, maybe
I've just replied out loud and perhaps Luca has just heard me. His disconcerted
expression confirm my theory.
"Well,
I..." but I can't find words to justify me, to explain him everything
don't telling him anything.
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